mercoledì 22 luglio 2009

IN UZBEKISTAN SULLE TRACCE DELLE ANTICHE CAROVANIERE DELLA SETA



Proseguendo nelle attività di ricerca e di studio dell’ambiente e del territorio, ARCHEOCLUB D’ITALIA – sede di Potenza, Matera, Venosa e Ripacandida parteciperà all’escursione scientifica “IN UZBEKISTAN SULLE TRACCE DELLE ANTICHE CAROVANIERE DELLA SETA”, organizzata dall’associazione culturale GE.CO.S. “Geografia comparata dei settori economici produttivi”, collegata all’Università di Lecce.
L’iniziativa è mirata alla scoperta di civiltà molto significative ed antiche nel quadro delle vicende storiche che hanno interessato, influenzandolo, anche il bacino del Mediterraneo. In particolare le escursioni e le visite si svolgeranno ai confini con l’Asia, in Uzbekistan, per studiare gli aspetti antropici, monumentali, archeologici, ambientali e paesaggistici, intrisi di arte e folclore, percorrendo aspri deserti, steppe e maestose catene montuose.
L’itinerario lungo oltre 1000 km – ci riferisce il Presidente di Archeoclub Dr. Lazzari - si snoderà in particolare lungo il tratto cruciale delle vie carovaniere che per millenni hanno consentito un interscambio fra l’Oriente ed il Mediterraneo, mettendo a contatto popoli, nazioni, imperi, religioni e tradizioni diverse. Si tratta di percorrere l’antica “via della seta”, un reticolo di itinerari terrestri, marittimi e fluviali, che coprivano una distanza di circa 8000 km e permettevano alle carovane di attraversare l’Asia centrale e il Medio Oriente, collegando Chang’an (oggi Xi’an) in Cina al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente.
Le carovane della seta, provenienti dalla Cina, sostavano nelle oasi e nelle città carovaniere, tra cui la nota Samarcanda.
Nessuna carovana ricopriva l’intero percorso in quanto nei luoghi di scambio i prodotti passavano ad altri trasportatori proseguendo cosi il loro cammino verso successivi mercati. Ancora oggi, nelle esotiche atmosfere dei vivacissimi, chiassosi e colorati bazar uzbechi, sono esposti prodotti artigianali, sete, spezie e specialità alimentari che raccontano la storia e le tradizioni di questi popoli.
Un’escursione in un territorio leggendario che ha visto gli eserciti di Alessandro Magno e l’impero Tamerlano (1336 – 1405), con i grandiosi complessi architettonici della cosmopolita capitale (Tashkent), l’atmosfera magica di Samarcanda, la grandezza e magnificenza dei palazzi di Shakhirisabs, i fantastici pannelli di mosaico e maiolica di Bukhara, gli incantevoli minareti di Khiva. Veri e propri musei all’aperto, che evocano la potenza di mitici conquistatori come Gengis Khan e Tamerlano. Uno degli obiettivi principali di questa iniziativa – continua Lazzari – è quello di acquisire una visione della stratificazione storica, della geografia, dell’ambiente e del patrimonio architettonico, analizzando anche le espressioni di una cultura locale tanto lontana dalla nostra.
Le immagini, le informazioni e gli oggetti saranno utilizzati per l’allestimento di una mostra a sfondo culturale ed ambientale e di un convegno che Archeoclub d’Italia – sede di Potenza, Matera, Venosa e Ripacandida – intende realizzare nel capoluogo ed in altri centri della Basilicata nel prossimo autunno, ponendo all’attenzione del pubblico questo importante ma poco noto Paese euroasiatico e coinvolgendo tutte le sedi italiane di Archeoclub d’Italia.

Il Presidente

Dr. Silvestro Lazzari