giovedì 28 ottobre 2010

CALANCHI: UN PATRIMONIO LUCANO UNICO NEL MEDITERRANEO

È di qualche giorno fa la notizia che la Giunta Regionale della Basilicata, su proposta dell’Assessore Agatino Mancusi, ha varato un disegno di legge per l’istituzione della riserva naturale dei “Calanchi di Montalbano Ionico”, che ricade interamente in questo comune del metapontino.

“L’iniziativa è senza dubbio importante e lodevole e segna il risultato di studi realizzati da me e dal Prof. Fabio Lentini dell’Università di Catania agli inizi degli anni ’80, su incarico della Giunta Regionale presieduta all’epoca da Vincenzo Verrastro, che aveva una visione molto avanzata del territorio e della valorizzazione delle sue risorse” – afferma Silvestro Lazzari, già responsabile dell’Ufficio Geologico Regionale.

“L’iniziativa di realizzare un vero e proprio parco si interruppe, per sopravvenuti problemi derivanti dal terremoto del novembre 1980” - continua Silvestro Lazzari.

Più di recente geologi dell’Università di Bari hanno approfondito le precedenti ricerche ed hanno stimolato l’interesse dell’Amministrazione Comunale e di associazioni locali, che hanno promosso l’istituzione della riserva naturale.

L’area dei calanchi di Montalbano Ionico rappresenta solo una parte di un territorio molto ampio in cui prevalgono queste forme morfologiche molto particolari, area che è racchiusa tra i comuni di Pisticci, Craco, Aliano, Sant’Arcangelo e Tursi.

Un comprensorio, caratterizzato da un paesaggio spettacolare ed unico, è ubicato tra Aliano e Craco, dove i calanchi si sviluppano con continuità attraverso forme molto diversificate, che ricordano sculture e paesaggi modellati dall’acqua nel corso di millenni. Si trovano, infatti, forme calanchive con creste molto sottili, rilievi a “dorso di elefante”, cupole e piramidi di argilla, di un tipico colore grigio cenere che si tinge di rosso e di verde in primavera.

“Questo territorio, per le sue vaste dimensioni spaziali, costituisce un paesaggio unico, che non ha eguali sia in Italia, che nell’intera Europa” – ci conferma Silvestro Lazzari, che specifica anche che “solo in Spagna ed in Grecia vi sono forme morfologiche similari, anche se meno estese”.

Tuttavia un pericolo si nasconde per la salvaguardia di questa importante risorsa ambientale della regione. Da qualche anno nella zona vengono, infatti, realizzati lavori di spianamento dei versanti, per ricavare superfici idonee alla semina dei cereali, con la conseguente modifica delle aree a calanchi.

Questi interventi sono da evitare, sia per la scarsa produttività agricola di queste aree, sia perché in questo modo la risorsa paesaggistica ed ambientale, spesso ricoperta da lembi residui di macchia mediterranea, in cui vi sono specie faunistiche tipiche, subisce un degrado irreversibile, con notevoli danni per la biodiversità.

“L’unicità di questi habitat, nell’intero ambito mediterraneo – conclude Silvestro Lazzari – costituisce un motivo di grande interesse non solo ambientale, ma anche economico, per un turismo sostenibile di tipo culturale”.

Silvestro Lazzari

mercoledì 9 giugno 2010

ESCURSIONE E STUDI ARCHEOLOGICO – AMBIENTALI DELLA SEDE DI POTENZA DI ARCHEOCLUB D’ITALIA E DELL’ASSOCIAZIONE GECOS DI LECCE

Anche quest’anno la sede comprensoriale di Potenza, Matera, Venosa e Ripacandida di Archeoclub d’Italia ha programmato una missione di studio nei Paesi mediterranei ad elevata valenza archeologica. L’iniziativa si inquadra nel programma dell’Associazione GECOS e dell’Università di Lecce che, attraverso viaggi – studio, approfondisce gli aspetti culturali, antropologici, monumentali ed ambientali di numerose realtà italiane, europee ed extraeuropee.Lo scorso anno è stata la volta dell’Uzbekistan, mentre quest’anno gli studiosi si immergeranno nell’ampia gamma di paesaggi tunisini, dal mare al deserto – ci riferisce la Prof.ssa Adele Quaranta dell’Università di Lecce, organizzatrice dell’iniziativa.
Le escursioni coinvolgeranno una larga parte del territorio tunisino e consentiranno di immergersi in un ambiente fisico molto diversificato, a partire dalle bellissime fasce costiere mediterranee, sino all’interno collinare e montuoso in cui prevale il deserto. In questo ambito emergerà una realtà culturale diversificata, caratterizzata sia da importanti stratificazioni storiche, monumentali ed archeologiche, sia da realtà urbanistiche, geografiche e socio – economiche in via di sviluppo, dal particolare fascino tipicamente mediterraneo.

Il programma prevede la partenza da Roma il 5 agosto ed una prima tappa a Tunisi da cui si partirà per raggiungere tra gli altri centri Cartagine, il villaggio medioevale di Sidi Bon Said, il sito archeologico di Bulla Regia, Dougga (sito UNESCO patrimonio dell’umanità), Kirouan (quarta città santa dell’Islam).

Lasciata Tunisi si proseguirà per Sbetla con resti dell’antica città romana, per Tozeur, ubicata ai margini del Sahara, attraversando la depressione salina dello Chott El Jerid.

Le Gole di Selja, un affascinante canyon, saranno attraversate con il leggendario “Lezard Rouge” un treno che raggiungerà il capolinea di Redeyet, da dove in jeep si raggiungeranno le oasi di montagna di Cherika e Tamerza. Successivamente si proseguirà per Dour, la porta del Sahara e per Matmata, dalle tipiche abitazioni scavate nella roccia.

Il sesto giorno il programma prevede l’arrivo a Djerba, con i suoi magici panorami e luogo simbolo dei berberi d’Africa. I due giorni successivi sono dedicati sia alla visita dell’isola con i suoi suggestivi panorami, che racchiudono caratteristici centri abitati, sia a godere le calde acque del Mediterraneo.

Da Djerba si proseguirà prima per Sabes e poi per Sfax, con la tipica Medina circondata da mura, per El Djem e per Sousse, nota per il suo splendido Ribat, un monastero – fortezza del IX secolo.

L’ultima importante tappa sarà il 10° giorno a Thuburbo Majus, antica colonia romana con importanti resti monumentali.

“Come risulta dalla breve descrizione del’itinerario, questo viaggio di studio consentirà agli appassionati ed agli esperti di archeologia della sede di Potenza di Archeoclub d’Italia di visitare importanti insediamenti di epoca romana e l’affascinante territorio tunisino, un mix quindi di antichità e di luoghi e vita del nord-Africa - conclude Silvestro Lazzari presidente della sede di Potenza di Archeoclub d’Italia.

La partenza da Tunisi è prevista il 15 Agosto con arrivo a Roma nel tardo pomeriggio.

Per prenotare il viaggio entro la metà di giugno gli interessati potranno mettersi in contato con la Prof.ssa Adele Quaranta ai numeri telefonici 328.6486122 – 0832.347774.

martedì 11 maggio 2010

Dalla collina alla montagna lucana




(in data da destinarsi, presumibilmente 17 e 18 luglio, in concomitanza con l’apertura del Parco della Grancìa)


(Programma 2 giorni – 1 notte)



«Ho sempre avuto davanti alle grandi scene della natura straordinarie impressioni di suono. Come Pitagora sentiva l’armonia delle sfere, così a me pare di udire le voci del silenzio; e mi pare incredibile che gli altri non le odano con me. I tramonti hanno squilli attutiti di ottoni, note basse, vellutate di trombe; la vista di un ghiacciaio empie l’aria d’un fragore di timpani, di un canto terribilmente acuto e tuttavia terribilmente dolce come dev’essere quello dei cigni moribondi udito dai poeti sul limite dell’ineffabile» (Giuseppe Antonio Borgese)



L’escursione nel cuore della Basilicata (in particolare l’area tra la Val d’Agri e le Dolomiti lucane) – e quindi nell’Appennino –, intende approfondire la conoscenza del patrimonio montano-collinare, caratterizzato dalla presenza di paesaggi diversificati, che suscitano profonde emozioni e immergono il visitatore non solo in un’oasi di pace e di incomparabile bellezza e suggestione, ma altresì in un habitat diversificato ed immutato da millenni, dove la natura ha conservato le sue risorse e l’intero ecosistema. Laghi, vette rocciose, paesi-presepe, greggi, fiumi e torrenti su alvei pietrosi, prati fioriti e distese di ginestre, boschi di faggi e tanto altro ancora, rappresentano l’offerta identitaria di un’area geografica – in gran parte risparmiata dall’ “assalto” prodotto dalla civiltà moderna – che mostrerà aspetti nascosti e sorprendenti.


In questa parte d’Italia, purtroppo, le politiche di gestione del territorio spesso hanno cancellato testimonianze, a volte uniche, di carattere sia geomorfologico-idrogeologico, sia storico-culturale e socio-economico. Tuttavia, gli esempi – come quelli che verranno presentati – di salvaguardia, valorizzazione e corretta fruizione delle risorse naturali, consentono in parte non solo di riscattare la regione, tagliata fuori dalle principali direttrici degli interventi nazionali, ma altresì di proiettarla in una dimensione totalmente nuova e lontana dagli stereotipi tradizionali.


L’utilizzazione del Parco della Grancìa – ubicato alle falde del versante montano su cui sorge Brindisi di Montagna (comune di circa 1.000 abitanti, in provincia di Potenza) – per manifestazioni incentrate sulla falconeria (i rapaci sono allevati da amatori e reintegrati in natura), sulla società medioevale e sulla storia del brigantaggio, s’inserisce armonicamente (in linea con l’art. 9 della Costituzione Italiana ed i principi contenuti nelle nuove strategie comunitarie) nel processo di conservazione degli ecosistemi territoriali, ai fini della valorizzazione ambientale e della promozione dello sviluppo locale, che determinano ricadute positive sul turismo, commercio, agricoltura, artigianato e, nel complesso, sul settore terziario.



« Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti»


(Antonio Gramsci, in L’Ordine Nuovo, 1920)



La “Storia Bandita” si svolge su un’ area di 25.000 mq e racconta le vicende legate ai briganti lucani, tra cui in particolare la vita del capo Carmine Donatelli Crocco. La lotta contro le ingiustizie lo costrinse “alla macchia” e lo pose alla guida – dopo aver combattuto prima tra le fila borboniche e poi garibaldine –, in qualità di “generale”, di circa 3.000 cafoni armati contro il re piemontese. Il brigante, era riuscito a mobilitare quasi tutta la popolazione, ma alla fine fu tradito da Caruso (uno dei suoi uomini), per vendicarsi contro il “capo” che si era preso la sua donna. Una pagina di storia meridionale inserita, quindi, nel dramma della gelosia.


Allo spettacolo (teatro, cinema e musical insieme) partecipano gratuitamente 450 attori volontari, scelti tra la popolazione locale. Briganti, soldati piemontesi e francesi, guardia nazionale, repubblicani, bersaglieri, lancieri, gendarmi, popolani, bambini, monaci, sanfedisti, cantanti e danzatori, vengono colti, pertanto, nella loro vita quotidiana e nell’esplosione di entusiasmo per le promesse di libertà sempre annunciate dal dominatore di turno e mai rispettate. L’evento culturale è caratterizzato, inoltre, da effetti singolari (suoni e luci, musiche e canzoni, fuochi pirotecnici), da scene di combattimento e filmiche, dove passione e profonda suggestione riabilitano, di fronte al tribunale della storia, la figura di Crocco. I cavalli irrompono, i cannoni sparano, i soldati si affrontano in campo aperto, sulla parete dell’intera montagna scorrono le immagini simboliche del potere, la nebbia si alza dal fondo e, all’improvviso, nel momento più suggestivo, sorge sullo sfondo di un laghetto artificiale un gigantesco schermo d’acqua (meraviglie della tecnologia) dove appaiono due volti che illustrano le toccanti parole di una canzone di Lucio Dalla: «Arriva un momento nella vita ... in cui si deve scegliere». Uno spettacolo multimediale unico in Italia!


La rappresentazione è curata da artisti famosi come Michele Placido (doppiatore di Crocco), Lina Sastri, Orso Maria Guerrini, Paolo Ferrari e Nanni Tamma ed è firmata da Giampiero Berri e Oreste Lopomo, mentre la direzione artistica, consulenza storica, regia e colonna sonora, sono affidate, rispettivamente, a Jean-François Touillard, a Tommaso Pedio (il più importante studioso del brigantaggio), a Victor Rambaldi (figlio di Carlo) creatore di «E.T.» e di «King Kong» oltre che tre volte Oscar per gli effetti speciali, a Lucio Dalla e Antonello Venditti.


Sabato 17 luglio: incontro dei partecipanti a Lecce alle ore 7,30 in Via San Nicola, nel largo antistante agli Olivetani (le auto private rimarranno parcheggiate nei pressi del Cimitero).


Arrivo e visita guidata di Pietrapertosa, dotata non solo di un ambiente naturale rigoglioso e selvaggio, tipico delle Dolomiti lucane (visitabili anche mediante la teleferica che consente di raggiungere Castel Mezzano), ma altresì del borgo antico e del Convento di San Francesco.


Snack libero lungo il percorso. Proseguimento per l’albergo e sistemazione nelle stanze riservate (offrono agli ospiti un comfort di alto livello con arredi molto curati), dotate di TV, telefono, aria condizionata, asciugacapelli, frigobar, ecc. Nel tardo pomeriggio, trasferimento al Parco della Grancìa (con cestino-dinner), nei pressi di Brindisi di Montagna, per assistere alla rappresentazione della “Storia Bandita” e a manifestazioni di epoca medioevale.


Rientro in albergo per il pernottamento.


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Domenica, 18 luglio: prima colazione in albergo. Partenza e visita guidata di Calvello, dopo una sosta al Lago Camastra. Proseguimento per Marsico Vetere e, quindi, per il Parco Archeologico di Grumento Nova con relativo museo. Dopo aver effettuato una tappa al Lago del Pertusillo, proseguimento per Aliano (descritto da Carlo Levi nel libro “Cristo si è fermato ad Eboli”) per vedere la tomba dello scrittore torinese che qui volle essere sepolto dopo il confino politico e la zona dei calanchi (profondi solchi originati dall’azione erosiva delle acque).



FINE DEI NOSTRI SERVIZI - RIENTRO A LECCE IN TARDA SERATA


La quota comprende:


- Sistemazione in albergo, in camere doppie – o singole – con servizi privati;


- Trattamento di colazione al sacco per la serata del 17 luglio e prima colazione del 18;


- Autopullman privato G.T. per tutta la durata del viaggio;


- Visite guidate come da programma ed ingressi inclusi, ad eccezione di quelli indicati a “La quota non comprende”;


- Assicurazione (assistenza medico-bagaglio per tutta la durata del viaggio).



La quota non comprende:


- Ingresso al Parco della Grancia e alla rappresentazione della “Storia Bandita” (gli organizzatori non hanno ancora fissato le date, il programma ed il prezzo);


- Supplemento singola € 25.00;


- Ingresso al Parco Archeologico di Grumento Nova (il costo di 2,50 € è invece gratuito per le persone con anni superiori ai 65 o inferiori ai 18);


- Mance, extra di natura personale e tutto quanto non espressamente menzionato in “La quota comprende”.



IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE MODIFICHE SENZA ALTERARE IL CONTENUTO DELLE VISITE


QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (in doppia): Euro 140,00


(Supplemento camera singola: Euro 25,00)



Per bloccare autobus e albergo, le prenotazioni (con saldo) devono giungere entro il 20 giugno presso la Segreteria dell’Associazione GE.CO.S. in Via Vienna n. 12 di San Donato di Lecce (Tel/Fax: 0832.347774 328.6486122), oppure l’Agenzia Viaggi Chiriatti in Corso Re d’Italia n. 61 di Galatina (0836-528551/561615, Fax; 631495). Il versamento della somma può essere effettuato, anche tramite bonifico, sul conto corrente bancario intestato a:



CHIRIATTI VIAGGI DI CHIRIATTI ROMINA & C., le cui coordinate bancarie sono le seguenti:


SAN PAOLO BANCO DI NAPOLI S.P.A.


IBAN: IT39K0101079650100000010298



PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE GE.CO.S. (Prof.ssa Adele Quaranta - Tel/Fax: 0832.347774; 328.6486122; e-mail: viaggiacongecos@libero.it; adele.quaranta@unisalento.it)



PER L’ORGANIZZAZIONE TECNICA ALL’AGENZIA VIAGGI CHIRIATTI (0836-528551/561615; Fax: 631495)


PAESAGGI TUNISINI: DAL MARE AL DESERTO




(5 - 15 agosto) (Programma 11 giorni – 10 notti)



Il viaggio-studio si propone di immergere il visitatore in un’ampia gamma di paesaggi tunisini (dal mare al deserto), di cui alcuni possono essere fruiti solo utilizzando il treno come mezzo locomotore. Oltre alla notevole varietà dell’ambiente fisico, emergerà anche una realtà spaziale e culturale diversificata sia dal punto di vista storico-architettonico, sia da quello urbanistico, geografico e socio-economico.



1° Giorno, 05.08: ROMA - TUNISI


Incontro dei Sig.ri Partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per Tunisi con volo di linea della Tunisair TU 753 delle ore 11.20. Arrivo alle ore 11.30, incontro con l’assistente e trasferimento in albergo 4 stelle ubicato lungo la costa, nei pressi di Tunisi. Sistemazione nelle camere riservate. Incontro di benvenuto per fornire informazioni dettagliate sulle escursioni. Pomeriggio dedicato alla visita del centro storico di Tunisi caratterizzato dal pittoresco “souk” e dalla presenza di grandi viali che attraversano la città.


Cena e pernottamento.



2° Giorno, 06.08: TUNISI - BARDO - CARTAGINE - SIDI BOU SAID - TUNISI


Prima colazione in albergo. Visita del Museo del Bardo e, nel pomeriggio, dopo il pranzo, di Cartagine (l’antica città fenicia di Kart-Hadshå, "Città Nuova", situata lungo il lato esterno del Lago di Tunisi), del porto punico, Tophet, Terme di Antonino (fra le più grandi al mondo dopo quelle di Diocleziano e Caracalla), collina di Birsa e, infine, in serata, dell’antico villaggio medioevale di Sidi Bou Said (perfetta riproduzione di un piccolo borgo arabo andaluso).


Rientro in albergo. Cena e pernottamento.



3° Giorno, 07.08: TUNISI - BULLA REGIA - DOUGGA - KAIROUAN


Prima colazione e partenza per il sito archeologico di Bulla Regia con il suo piccolo anfiteatro, il foro circondato da portici e le caratteristiche abitazioni disposte a più livelli (compreso il piano sotterraneo). Visita di Bulla e Dougga, uno dei più importanti siti archeologici (dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità), dove ricadono numerosi resti di monumenti punici, numidi e romani, teatro, terme e capitolo. Partenza per Kairouan e visita del centro urbano (quarta città santa dell’Islam, dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme), rinomato per la produzione di tappeti e dolcetti al miele. Pranzo. Visita esterna della Grande Moschea, famosa perché è stata la prima dell’Africa del nord. Giro della medina con le mura di cinta meglio conservate e restaurate di tutta la Tunisia. Visita al Mausoleo di Sidi Okba, fondatore della città, ai bacini Aghlabidi e ad una cooperativa di produzione di tappeti.


Sistemazione in albergo 5 stelle. Cena e pernottamento.



4° Giorno, 08.08: KAIROUAN - SBEITLA - TOZEUR


Dopo la prima colazione, partenza per Sbeitla (l’antica Sufetula), col maestoso arco di trionfo eretto a memoria dell’imperatore Diocleziano, le Terme, il Foro, le fontane pubbliche e il Teatro. Pranzo. Partenza per Tozeur (ai margini del Sahara e capitale del Jarid), circondato da circa mille ettari di palmeti e caratteristico per le abitazioni in mattoni giallo-marrone. Attraversamento della depressione salina dello Chott El Jerid. Breve sosta. Visita del museo etnografico Dar Chraiet, riproduzione fedelissima d’una dimora signorile. Cena e pernottamento in albergo 5 stelle.



5° Giorno, 09.08: TOZEUR - “LEZARD ROUGE” - CHEBIKA - TAMERZA - TOZEUR


Prima colazione. Trasferimento in pullman alla stazione di Metlaoui e partenza con il leggendario “Lézard Rouge” (una locomotiva diesel che traina 6 vagoni di un bel colore rosso mattone), usato nel passato dai minatori impiegati nell’estrazione dei fosfati. Il tracciato di 43 km conduce al capolinea di Redeyef e attraversa un suggestivo paesaggio che consente di conoscere le famose “Gole di Selja”, un canyon inaccessibile salvo che con il treno! Pranzo. Partenza in jeep per l’escursione paesaggistica verso le oasi di montagna: Chebika (dove sono state effettuate molte riprese del film “Il paziente inglese”) e Tamerza. Cena e pernottamento in albergo.



6° Giorno, 10.08: TOZEUR - DOUZ - MATMATA - DJERBA


Prima colazione e partenza per Douz. Visita all’antica cittadina nell’oasi chiamata sin dall’antichità “la porta del Sahara” e partenza per Matmata dalle tipiche abitazioni scavate nella roccia. Pranzo (couscous, brik). Partenza per l’isola di Djerba, con i suoi magici panorami e luogo simbolo dei berberi d’africa. Collegata al continente da un ponte romano, costituisce una meta tra le più frequentate del Mediterraneo.


Sistemazione in albergo 5 stelle. Cena e pernottamento.



7° Giorno, 11.08: DJERBA


Trattamento di pensione completa. Giornata dedicata alla visita dell’isola di Djerba. Sosta a Guellala (rinomata per la produzione di ceramiche dipinte a mano) e alla superba sinagoga “El Ghriba” (nel villaggio di Hara Sghira), famosa perché, oltre alle bellissime decorazioni e arcate interne colorate, custodisce la “Torah” più antica del mondo. Proseguimento per Houmt Souk (capoluogo amministrativo dell’isola), rinomato per la piazzette circondate da piante di ibisco e il colorato mercato. Rientro in albergo.



8° Giorno, 12.08: DJERBA


Trattamento di pensione completa in albergo. Intera giornata a disposizione per attività individuali e relax mare. Possibilità di organizzare l’escursione facoltativa in barca all’isola dei fenicotteri (che qui svernano nei mesi freddi), una lingua di sabbia bianca, con piccole dune, priva di vegetazione e mare trasparente.



9° Giorno, 13.08: DJERBA - GABES - SFAX - EL DJEM - SOUSSE


Dopo la prima colazione, breve escursione a Gabes sull’omonimo golfo. Pranzo. Partenza per la cittadina di Sfax, che, lontana dai grandi centri turistici, conserva una magnifica Medina circondata da mura ed esprime un fascino particolare. Si affaccia in un tratto di mare in cui le isole Kerkennah offrono spiagge da sogno e fondali immacolati. Proseguimento per El Djem (la romana Thysdrus) – dove sarà visitato l’anfiteatro meglio conservato d’Africa – e Sousse, nota per il suo splendido Ribat (tra i più belli dell’intero Nord Africa), monastero-fortezza del IX secolo.


Sistemazione in albergo 5 stelle. Cena e pernottamento.



10° Giorno, 14.08: SOUSSE - THUBURBO MAJUS - TUNISI


Prima colazione in albergo. Partenza per Thuburbo Majus (antica colonia romana), visita del capitolo, dei templi corinzi, di Mercurio e della pace e, infine, delle terme. Proseguimento per Tunisi.


Sistemazione in albergo 4 stelle. Cena e pernottamento.



11° Giorno, 15.08: TUNISI - ROMA


Dopo la prima colazione in albergo si lasceranno le stanze e in tarda mattinata avverrà il trasferimento all’aeroporto. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo Tunisair TU 852 delle ore 16.35 per Roma. Arrivo all’aeroporto di Roma Fiumicino alle ore 18.50.




FINE DEI NOSTRI SERVIZI




QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE, in doppia Euro 1.280,00


- Tasse aeroportuali e adeguamento carburante Euro 80,00


- Supplemento camera singola, intero periodo Euro 220,00




La quota comprende:


- Volo di linea Tunis Air Roma/Tunisi/Roma in classe economica;


- Franchigia bagaglio kg. 20;


- Trasferimenti aeroporto/Hotel/aeroporto;


- Sistemazione in alberghi 4 e 5 stelle in camere doppie con servizi privati;


- Tour in jeep 4 x 4 per la visita alle oasi di montagna;


- Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell’undicesimo giorno;


- Visite guidate come da programma con guida parlante italiano;


- Ingressi ai siti archeologici e ai monumenti compresi nel programma (sito di Cartagine, Museo del Bardo, Dougga, Bulla Regia, Thuburbo Majus, Kairouan, Sbeitla, El Djem);


- Assicurazione medico-bagaglio;


- Nostra diretta assistenza per tutta la durata del viaggio.



La quota non comprende:


- Tasse aeroportuali e adeguamento carburante da riconfermare al momento del saldo e dell’emissione dei biglietti
aerei;


- Permessi per fotografare e filmare nei musei, bevande ai pasti e facchinaggio;


- Quota gestione pratica (40,00 euro a persona);


- Mance per le guide (20,00 euro a persona);


- Extra di natura personale e tutto quanto non espressamente menzionato in “La quota comprende”.





IL CIRCUITO POTREBBE SUBIRE MODIFICHE SENZA ALTERARE IL CONTENUTO DELLE VISITE



AI PARTECIPANTI SARANNO FORNITE LE NOTIZIE UTILI PER IL VIAGGIO


venerdì 15 gennaio 2010

Terremoto Haiti - Notizie e cartografia



l terremoto di Haiti è uno dei più disastrosi che ha colpito i Caraibi ed è stato registrato in gran parte delle stazioni sismiche mondiali.

Il sisma è avvenuto alle ore 22:53:09 italiane del giorno 12/Gen/2010 (21:53:09 12/Gen/2010 - UTC) con una magnitudo(Mw) pari a 7 e profondità ipocentrale di circa 10 km, coinvolgendo il distretto sismico della regione di Haiti.

Da notizie dell'ING italiano risulta che l'epicentro è situato a circa 15 km a Sud-Ovest di Port-Au-Prince, città quasi completamente rasa al suolo anche nelle sue strutture edilizie più recenti.
La configurazione tettonica dell'area è di una notevole complessità in quanto la zona è percorsa da una coppia di faglie profonde, con un cospicuo sviluppo lineare e ad andamento sub-parallelo in direzione est-ovest.
Dalle prime osservazioni che è stato possibile effettuare tramite l'esame di immagini satellitari, risulterebbe che la città più colpita (Port-Au-Prince) ricade probabilmente su una faglia, a sua volta mascherata da terreni incoerenti e saturi d'acqua. Tale circostanza potrebbe essere una delle principali cause della severità del danno e di conseguenza delle numerose vittime. A tale proposito le immagini mostrano come, anche strutture edilizie ritenute più "solide" perchè realizzate in cemento armato, abbiano subito irreparabili danni.



Sulla scorta dei dati forniti dall'ING emerge che la regione colpita è interessata da una sismicità caratterizzata da numerosi eventi di magnitudo inferiore a 5.5, e da alcuni eventi di magnitudo tra 6.5 e 7.0. La sismicità strumentale degli ultimi 40 anni circa non ha mai mostrato eventi di magnitudo significativamente maggiore di 7.